Martha is Dead è un’esperienza unica, diversa, irripetibile. Dalle geniali menti degli italianissimi LKA, già autori, in passato, di The Town of Light, il team di sviluppo ha in questa occasione sfoggiato le sue armi migliori realizzando un’avventura interattiva dall’anima thriller che porterà il giocatore a pensare intensamente alla verità celata dietro le cose…
Già al centro di una tempesta di critiche dovuta alla presenza di immagini troppo disturbanti, il titolo è stato condannato alla censura, scelta molto discutibile che tuttavia non tratteremo in questa sede. Nella sua versione PlayStation 4, il titolo potrà essere giocato in due modalità: una con censure delle scene più truci, l’altra integrale (che ci sentiamo caldamente di consigliare per un’esperienza completa).
Martha is Dead è ambientato in Italia, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale. È il 1944, e mentre i conflitti tra la Germania e le forze Alleate si intensificano parallelamente si consuma un’altra tragedia: Martha viene ritrovata annegata nel lago adiacente la casa di famiglia, e chi ritrova il cadavere è sua sorella gemella Giulia. Sono identiche, tranne che per un solo dettaglio fondamentale: Martha è, dalla nascita, sordomuta. Quando i genitori accorrono disperati per soccorrere la figlia ormai morta, non si rendono conto che quella morta è Martha e di conseguenza pensano si tratti di Giulia (che ha, nel frattempo, preso la collana di sua sorella per indossarla): si tratta di un vero e proprio scambio di personalità.
La storia comincia qui, intrisa non solo di colpi di scena ma da una disperazione galoppante che aumenta con l’avanzare delle vicende: è Martha quella ad essere morta, ma è in realtà Giulia a scontarne le conseguenze. La narrazione sospende il giocatore in una realtà ormai compromessa, instillandogli poco a poco una tensione tale da condurlo verso momenti in cui la realtà andrà a compenetrarsi con la finzione ed in particolare con un mondo onirico che è l’assoluto protagonista del titolo.
Complesso ed intricato, basato interamente su una visione distorta del mondo, il titolo ha come unico e vero protagonista la storia ed il susseguirsi dei colpi di scena, violenti ed esasperati. Martha is Dead è un’esperienza al limite del reale che lascerà sicuramente il giocatore disturbato ed angosciato al punto da portarlo a porsi delle domande fondamentali… Il potere narrativo del titolo è un capolavoro nella cultura videoludica: nessun titolo, fino ad ora, si è spinto così a fondo nell’esplorare bugigattoli angusti e corrotti dal male, uscendone vittoriosi.
Il viaggio nell’introspezione della mente è quanto di più affascinante, e al contempo pericoloso, possa esistere: Martha is Dead ce lo insegna, al netto di qualche nostra notte insonne… La trama è complessa, a volte incoerente, altre volte incredibilmente confusa: sarà il giocatore a dare un ordine nell’ammasso di input che il il titolo ci restituirà.
Sebbene Martha is Dead rientri, di diritto, nel genere dei thriller psicologici (con un’importante presenza Horror), ne conserva in realtà solo alcune caratteristiche: il titolo è ancora più profondo, con meccaniche finemente realizzate frutto di uno studio ben approfondito e di una ricerca della perfezione che, seppur lontana, è capace di restituire complessivamente un’esperienza indimenticabile.
Sebbene la trama sia piuttosto lineare, ci saranno tantissimi momenti in cui potremmo interagire con elementi ambientali secondari, così come degli NPC per cui potremmo svolgere delle mansioni di poco conto (sempre legate alla storia della protagonista, certo): non siamo sicuramente di fronte alla maestosità di un open world, ma è chiaro che lo sforzo di ricreare un mondo completo e compatto è evincibile attraverso questi escamotage.
Il mondo di gioco è vivo, concreto, e risponde al periodo storico in cui è calato: le radio trasmettono discorsi reali, riportano le cronache di una guerra ormai alle porte, restituiscono la malvagità dell’uomo e la caducità della vita. I giornali riportano titoli di fatti realmente accaduti, e tutto contribuisce a ricreare un effetto di realtà che è quanto di più pericoloso possa esserci per il giocatore: nulla fa più paura di ciò che riconosciamo come vero. E Martha is Dead ci riesce.
Il gameplay è molto semplificato, e come spesso accade nei titoli di questo tipo dovremmo esplorare i nostri dintorni ed interagire con oggetti e persone. Tuttavia, il titolo prevede una meccanica che aggiunge una profondità narrativa senza precedenti: parliamo del teatro delle marionette. In questi frangenti, assistendo come spettatori, potremmo ricostruire determinati momenti della storia, compiendo delle scelte fondamentali e di estrema importanza… Il potere della scelta può essere qui apprezzato come no, in quanto in effetti carica di una certa volatilità degli avvenimenti chiave.
Per il resto, il titolo ci immergerà totalmente nell’epoca in cui si svolge: alcune parti, mascherate da enigma ambientale, ci restituiranno la possibilità di imparare ad utilizzare l’alfabeto morse e di inviare messaggi con il nostro telegrafo. O ancora, ci verrà data la possibilità di utilizzare una macchina fotografica analogica, con la quale potremmo sicuramente utilizzare filtri diversi, ma che ha anche una funzione di occhio della verità poiché riprenderà degli eventi non troppo… ordinari.
La conduzione artistica di Martha is Dead tocca livelli mai raggiunti prima, soprattutto se in relazione alla natura (quasi) indie del titolo: gli scenari sono fedelmente riprodotti dal periodo storico, e con essi chiaramente tutta la strumentazione che sarebbe possibile trovare negli anni ’40, in Italia.
La colonna sonora accompagna magistralmente un’immersione narrativa tale da far acquistare al titolo quella profondità necessaria a coinvolgere se possibile ancor di più il giocatore. Particolarità del titolo è la presenza dell’italiano come lingua di default di sistema: sicuramente un grandissimo risultato se consideriamo che, spesso e volentieri, la localizzazione in lingua italiana nel panorama videoludico viene scartata in funzione di altre lingue sicuramente più parlate.
L’atteggiamento quasi onirico di alcune scene, gli effetti visivi, la qualità d’immersione e la fortissima introspezione rendono il titolo godibilissimo sotto ogni punto di vista e anzi, piuttosto denso da tirare giù in sessioni troppo lunghe, costringendo il giocatore a delle lunghe pause.
Il team di sviluppo ha previsto una patch al Day One, che andrà non solo a migliorare alcune scene e i relativi problemi di texturing, ma che andranno a mitigare alcuni bug piuttosto importanti (come il personaggio compenetrato al pavimento o sospeso in aria, accaduto durante la nostra partita).
La Collector’s Edition include:
“Questa Collector’s Edition è una celebrazione di Martha Is Dead e del talentuoso studio pluripremiato che l’ha creato, LKA”, ha dichiarato Leo Zullo, amministratore delegato di Wired Productions. “Dare ai fan l’opportunità di avere un prodotto fisico perfetto, ricco di contenuti, è un qualcosa che abbiamo sempre amato fare con i giochi firmati Wired. Abbiamo voluto celebrare il fantastico lavoro di Luca e del suo team e offrire ai fan di Martha Is Dead tutti i contenuti della Collector’s Edition.”
Sarà possibile acquistare la Collector’s Edition direttamente dallo Shop di Wired Productions.
Martha is Dead è un titolo che nasconde una profondità narrativa senza precedenti nella storia del videogioco: rappresenta il punto di arrivo di una tradizione di thriller e horror psicologici che non si limitano a far paura, ma che hanno la maturità di mettere su piazza degli argomenti sempre più attuali, sempre più profondi. Adatto sicuramente ad un pubblico di persone adulte e non facilmente impressionabili.
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