Quando si parla di Forza Motorsport, si parla di uno dei franchise più longevi della stoia di Xbox, nato dalle ceneri del mai dimenticato Project Gotham e diventato, nel tempo, uno dei pilastri dei genere simcade.
Con ben sette capitoli all’attivo e lo spin-off di Forza Horizon che ne conta a sua volta cinque, Turn 10 decide di abbandonare la numerazione per debuttare sulla next gen di Xbox Series X e S abbandonando completamente la numerazione per inseguire un modello piuttosto gettonato nel mercato odierno dei videogiochi, quello dei live-service.
Un po’ sulla falsariga di quello che è accaduto con Halo: Infinite, il nuovo Forrza Motorsport di Turn 10 è, nelle idee dello studio, una piattaforma sulla quale edificare chiaramente il futuro della serie
Un nuovo punto di partenza che deve fare i conti con la sua natura da “gioco a servizio” (furbi in tal senso a non definirlo mai così, ma di quello parliamo) e come tale arriva sul mercato in una forma ancora difficile da inquadrare e che andrà, per forza di cose, riscoperta più volte in futuro per capire se il supporto post lancio promesso dagli sviluppatori si rivelerà efficace.
Abbiamo speso moltissime ore sul gioco e possiamo finalmente iniziare a tirare le somme su questo ritorno, fatto di luce e ombre. Ecco la nostra recensione!
In linea con il passato, il primo avvio del nuovo Forza Motorsport è accompagnato da una serie di gare in media res mascherate da tutorial, perfette per familiarizzare immediatamente con il sistema di controllo e il nuovo lavoro svolto sulla fisica e i suoni dei veicoli.
Negl corso degli ultimi due anni gli sviluppatori hanno puntualizzato più volte l’attenzione spesa nel sound design e il motore fisico del gioco, che si presenta come una diretta evoluzione di quanto visto nel settimo capitolo pubblicato sulla scorsa generazione di console. Ma a tal proposito spenderemo altre parole sul comparto tecnico del gioco quando ci addentreremo nell’analisi
Consluso il tutorial, Forza Motorsport non spende altro tempo e introduce i giocatori alla nuova, massiccia, campagna single player. La progressione delle Carriera è basata sui Trofei Costruttori, eventi suddivisi in gare multiple da portare a termine, che premieranno i giocatori con tanti crediti da invesiire nell’acquisto delle oltre 500 automobili presenti al momento nel gioco.
Sfortunatamente però, nonostante la massiccia quantità di eventi, ci si rende conto dopo una decina di ore (forse anche meno), che la varietà delle attività single player non brilla affatto e questo purtroppo è uno dei problemi più evidenti di una produzione ancora tutta in divinire. Turn 10 dal canto suo ha promesso l’arrivo di nuovi Trofei Costruttori a cadenza regolare e in maniera gratuita, tuttavia al momento la struttura di questi eventi è veramente basilare. A fare da contraltare alla loro piattezza cerca di intervenire una progressione a livelli multipla, una relativa al pilota e l’altra alle singole vettura. In buona sostanza, ogni secondo in pista permette alla vettura di salire di livello e, in maniera simile a un Battle Pass, si sbloccheranno nuovi elementi per la messa a punto del mezzo in uso. Si tratta di una trovata che pur cercando di mitigare la varietà della Carriera, permette al giocatore di entrare in maggior sintonia con le auto, non più ridimensionate al semplice collezionismo sfrenato.
Tornando per un momento alla struttura delle gare, ognuno di questi eventi è anticipato dalla possibilità di partecipare a delle Prove Libere, da non confondere però con le Qualifiche, presenti invece nelle gare multiplayer. Un distinguo purtroppo necessario da fare, dato che integrare le Qualifiche nel single player non avrebbe poi fatto male a nessuno, a maggior ragione se le attuali Prove Libere fanno le veci di una Pratica per familiarizzare con la pista In ogni caso le Prove si possono saltare senza alcun problema e a riconferma di ciò vi è il fatto che al momento della gara vera e propria sarà possibile scegliere una delle 24 posizioni sulla griglia. Più in basso sarà la posizione, maggiori saranno i crediti ottenibili a fine corsa. Anche qui parliamo di una scelta indubbiamente divisiva, ma è palese che l’anima arcade abbia un ruolo molto prominente nella produzione, soprattutto nella Carriera.
L’idea generale che ci siamo fatti dopo tante ore è che la Carriera di questo Forza Motorsport faccia quasi le veci di un colossale tutorial pensato per preparare i giocatori alla modalità multiplayer, dove le regole si fanno più ferree e l’approccio simulativo prende il sopravvento sul resto, con tanto di Qualifiche e regolamenti severi con tutte le penalità del caso.
Sfortunatamente però, luci e ombre si riscontrano anche nei tracciati,. Chiariamo, nello specifico abbiamo 20 tracciati, tuttavia anch’essi sembrano un po’ peccare nella varietà. Molti di questi tracciati non solo sembrano fin troppo simili tra loro, ma vengono a mancare proprio dei punti di riferimento visivi che possano dargli una concreta identità. Tra gli assenti si potrebbe citare Monza, ma sappiamo già che nel supporto post lancio dovrebbero trovare spazio proprio nuovi tracciati molto più elaborati, peccato che la loro assenza al day one non passi inosservata.
Situazione ben diversa è il già citato parco macchine, che può contare sulla bellezza di 500 vetture al lancio, tutte rigorosamente dettagliate e come prevedibile certi modelli più popolari hanno ricevuto una certa attenzione extra. Peccato invece per un sistema danni per nulla incisivo, ma sappiamo che qui le ingerenze arrivano spesso dai produttori. E’ evidente da questo punto di vista che il team abbia cercato di confezionare un roster di automobili solidissimo e invidiabile, con la consapevolezza poi che altri bolidi arriveranno in futuro.
Da questo punto di vista Gran Turismo 7, l’unico con il quale possiamo stabilire un confronto, resta un punto di riferimento per quanto concerne il bilanciamento dei contenuti e le attività, tra patenti, gare, sfide e tracciati. A questo poi si affianca la solita cornice estetica maniacale a cui Polyphony Digital ci ha abituati e purtroppo, ancora lontana per i ragazzi di Turn 10.
Estetica a parte però, è evidente quanto le attenzioni del team si siano concentrate su aspetti ludici di gran lunga più importanti, come i Drivatar, che rappresentano a oggi una delle più grandi conquiste nel campo dei racing game. L’IA adattiva che apprende il modo di guidare dei giocatori, per poi riprodurli in chiave ghost nelle partite single player, garantisce delle sessioni appaganti e divertenti.
Torna poi la consueta difficoltà scalabile, con una montagna di opzioni di accessibilità destinate ad alzare l’asticella nel genere, al punto che persino agli ipovedenti viene concessa la possibilità di scendere in pista.
Se si vuole apprezzare invece tutto l’impianto grafico next gen nella sua massima espressione, allora l’opzione 4K a 30 fotogrammi è la scelta ideale. Indubbiamente la resa visiva, in questo caso, è veramente spaccamascella, soprattutto quando entrano in gioco le numerose opzioni meteo messe al servizio delle gare, che spaziano dai temporali, passando per delle tempeste a schermo tanto grandiose quanto caotiche da vivere.
Quando si gioca Forza Motorsport, non c’è alcun concorrente sulla piazza capace di rivaleggiare con la produzione di Turn 10, tuttavia è quando si guarda sotto al cofano che la situazione si fa un po’ più spinosa. Nonostante una Carriera molto longeva, l’anima live-service della produzione emerge con prepotenza e allo stato attuale ci ritroviamo con un single player piatto, con la promessa di nuovi eventi previsti per il futuro.
Forza Motorsport abbandona la numerazione per diventare una piattaforma in evoluzione, edificata su basi solidissime, ma incapace di aggiudicarsi il podio a causa della natura stessa della produzione.
VOTO: 8.0
Pro
- Ci sono tutte le basi consolidate che hanno reso grande la serie di Forza Motorsport
- Tecnicamente è un gioco superlativo, con importanti miglioramenti alla fisica e all’illuminazione
- Il multiplayer offre una solida esperienza competitiva, con classifiche, penalità e le Qualifiche.
- Più di 500 vetture
- La Carriera offre una longevità molto alta…
Contro
- …ma è veramente piatta per la varietà degli eventi
- I tracciati sono spesso anonimi
0 comments