Hands of Doom, a tribute to Black Sabbath

 

Mag-Music presenta:

Hands of Doom, a tribute to Black Sabbath

MMP007

Il contributo che i Black Sabbath hanno dato alla musica moderna è ben più ampio dell’avere creato un genere musicale, l’heavy metal, il che da solo sarebbe già titolo di merito grandissimo. La loro opera è un modello di stile, un archetipo di lavoro, una fusione irraggiungibile di stili, dal blues, al rock, al jazz per finire con le sperimentazioni psichedeliche e prog e l’inserimento di un’orchestra o dei sintetizzatori in una formula rock nuova. I Black Sabbath sono sempre stati avanti ai loro tempi ed hanno guardato con lucida follia al mondo reale per trasfigurarlo in modo esoterico e pauroso. E proprio in questo sta il loro approccio rivoluzionario e innovativo. Avere concepito la musica pop e rock non come un mezzo per rallegrare e confortare l’ascoltatore, ma per minacciarlo e spaventarlo. I lugubri rintocchi di campana e il tuono che aprono in modo inquietante Black Sabbath nel febbraio del 1970 ci dicono che gli anni ’60, gli anni della pace e dell’amore, del flower power e degli hippie, sono definitivamente finiti. È iniziata l’era dell’orrore, della paura della guerra fredda e del Vietnam, della bomba atomica e dell’eroina, tutti temi brillantemente esplorati nello stile surreale di Geezer Butler. Quindi la loro influenza non si è riverberata solo nell’aspetto musicale, ma anche nell’etica di quanti, migliaia dopo di loro, hanno voluto affrontare il lato oscuro della mente umana nella musica. E questo si è manifestato anche nella presentazione grafica, nei testi e nella coreografia degli show che sono diventati un punto di riferimento per tutte le band heavy. I Black Sabbath con Ozzy, quelli del primo periodo, 1969 – 1978, non hanno mai smesso di sperimentare fino all’ultimo cercando sempre di migliorarsi e di trovare nuove soluzioni musicali. Ed è questo il più grande insegnamento che hanno lasciato alle nuove generazioni: cercare sempre di sfidare i propri limiti e non avere paura di osare. Solo dalla personalità e dall’originalità arriva la vera arte.

Stefano Cerati

1. Black Oath – Electric Funeral

2. Buttered Bacon Biscuits – A National Acrobat

3. Confraternita del vuoto immenso – Solitude

4. L’impero delle ombre – Snowblind

5. Sergeant Hamster – Into the Void

6. Hopesend – Embryo/Children of the Grave

7. Witche’s Brew – Paranoid

8. Fuzz Orchestra – Behind the Wall of Sleep

9. Viscera/// – Wheels of Confusion/The Straightener

10. Zippo – Wicked World

11. Vitales Exsequiae – Who Are You?

12. Quiet in the Cave – Sweet Leaf

13. Misty Morning – The Wizard

14. Malanoctem – Sabba sanguinario (Sabbath Bloody Sabbath)

Tutti i brani contenuti in “Hands of Doom, a tribute to Black Sabbath” sono stati concessi dagli artisti ai fini di download gratuito. Mag-Music non ha alcuna pretesa di proprietà sui brani, che rimangono di esclusiva proprietà dei rispettivi copyright, artisti, etichette discografiche e società di pubblicazione.

Si ringraziano inoltre gli artisti, le label e tutti coloro senza il cui supporto questa raccolta non avrebbe mai potuto vedere la luce.

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Mag-Music presents

Hands of Doom, a tribute to Black Sabbath

MMP007

The contribution that Black Sabbath gave to modern music is much wider than having created a musical genre, Heavy Metal, in spite of the fact that the latter feature alone would deserve enormous admiration. Black Sabbath’s art is a reference for style, an archetype of work, a unique fusion of styles ranging from blues to rock, jazz and up to psych and prog experimentation and with the involvement of an orchestra and synth into a new rock formula. Black Sabbath have always been ahead of their times and have looked at everyday world with lucid craziness for transforming it in a scary and esoteric way. And this is where their innovative approach resides, i.e. having conceived pop and rock music not as a means for comfortably entertaining the listeners but for scaring and menacing them. The gruesome bell tolls and the rumbling thunder grimly opening the 1970 album Black Sabbath tell us that the happy decade of the Sixties and their issues about peace and love, flower power and hippies, are definitely, formally and ideally a closed chapter. A new era had started drenched with horror, with fear of the Cold War and of Vietnam, of the atomic bomb and of heroin. All of these themes were brightly developed in Geezer Butler’s surreal style. Hence Black Sabbath’s influence was not constrained simply to the music realm but was also reflected in the ethics of the many who explored the dark side of the human mind in music. Such aspect manifested also in the graphical representation, in the lyrics and in the choreography of live shows that became a reference point for all heavy bands. The early, 1969-1978 Black Sabbath line-up, the one including Ozzy, never ceased experimenting till the end while always trying to improve and find new combinations of sounds. This is the greatest teaching Black Sabbath gave to modern generations: always try and challenge your limits and do not be scared of daring. Only from personality and originality blooms true art.

Stefano Cerati

1. Black Oath – Electric Funeral

2. Buttered Bacon Biscuits – A National Acrobat

3. Confraternita del vuoto immenso – Solitude

4. L’impero delle ombre – Snowblind

5. Sergeant Hamster – Into the Void

6. Hopesend – Embryo/Children of the Grave

7. Witche’s Brew – Paranoid

8. Fuzz Orchestra – Behind the Wall of Sleep

9. Viscera/// – Wheels of Confusion/The Straightener

10. Zippo – Wicked World

11. Vitales Exsequiae – Who Are You?

12. Quiet in the Cave – Sweet Leaf

13. Misty Morning – The Wizard

14. Malanoctem – Sabba sanguinario (Sabbath Bloody Sabbath)

All songs included in “Hands of Doom, a tribute to Black Sabbath” are provided by artists and intended for free download. Mag-Music makes no claims of ownership to any of the songs, that are sole property of their copyrights, artists, record labels and publishing companies.

We would like, also, to thank the artists, the labels and everyone whose support made this compilation possible.

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Blogger professionista e da sempre appassionato esperto di telecomunicazioni, serie tv e soap opera. Giuseppe Ino è redattore freelance per diversi siti web verticali. Ha fondato teleblog.it, www.tivoo.it, mondotelefono.it, maglifestyle.it Ha collaborato tra gli altri anche con UpGo.news nella creazione di post e analisi. Collabora con la web radio Radiostonata.com nel programma quotidiano #AscoltiTv in diretta da lunedi a venerdi dalle 10 alle 11.

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