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Da qualche tempo era nell’aria, precisamente qualche anno dopo la formazione di quello che è il suo scheletro. Ma se i Sick Tamburo si sono rivelati come una progressivamente buona ripresa dal congelamento dei Prozac+, un certo interesse non poteva che metterlo l’idea di Gian Maria Accusani di estirparne una costola per creare un collettivo accomunato dall’interesse per colpi e percosse da rivolgere a strumenti e oggetti metallici. Base più che consona per un esperimento chiamato Hardcore Tamburo ed una prima fase intitolata “Kleiner Mann“. Una sequenza di battiti forsennati su cui, oltre a quella Canzone del rumore già assaporata con la band madre, di poco differente e non meno affascinante, spiccano l’acido countdown teutonico di Gute Nacht, un’incalzante rilettura della rocketsiana On the Road Again, le vibrazioni techno dell’eterea Full of You, l’ipnotico slide di Cry e l’excursus electro-tribale della title-track. Senza per questo rendere futili, per quanto meno incisivi, il drum’n’bass dilagante di HCT Single, la minimale Move and Fight e il mantra medico di Di sangue e di sudore. Forse ci si aspettava qualcosina in più, ma “Kleiner Mann” risulta comunque essere un lavoro di sicuro interesse, i cui picchi lo rendono particolarmente indicato a chi mangia elettronica ed affini a colazione.
Gustavo Tagliaferri
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