Per il quarantennale della carriera di Ivan Cattaneo è uscito un doppio album intitolato Un Tipo Atipico #tributoivancattaneo, in cui diversi artisti reinterpretano i primi brani dell’artista, e, il duo campano Hueco hanno scelto l’irriverente brano Bimbo Assassino, una loro versione da melodie malinconiche e d’ampio respiro poggiate su linee di synth e chitarra elettrica, ingegnosi nel mescolare sonorità glam rock e new wave, strutture pop e classiche.
Un sodalizio che dura da anni, negli Hueco vige l’unità dei contrari, due artisti interdipendenti tra di loro, Nino Velotti poeta musicista schivo ma con una vena inesauribile di gusto e di cultura e
Vittorio Esposto demonio con pose teatrali e androgine, che cattura il pubblico affascinandolo da subito.
Avete scelto per il tribute, Bimbo assassino, c’è qualche motivo particolare?
Nino: Il testo soprattutto, che riprende un po’ la teoria freudiana del bambino come perverso polimorfo, teoria ripresa anche da Mario Mieli, amico di Ivan. Sembra essere cucito addosso alla personalità di Vittorio, un eterno Peter Pan un po’ gotico. Per quanto riguarda l’arrangiamento ho avuto l’intuizione di farlo in 6/8, quindi di farne una sorta di blues glam dark con i coretti gospel.
Avreste cantato anche qualche altro brano di Ivan Cattaneo?
Vittorio: Tanti, ad esempio, Male bello, Idolo biondo, Polisex, e tanti altri, ma Bimbo assassino era la canzone più invitante da decostruire e ricostruire, dandole dei parametri sonori totalmente diversi e interpretandola vocalmente in una maniera simpaticamente horror, come un “bimbo assassino” appunto.
Realizzerete un video della canzone Bimbo assassino? Avete già delle idee e da chi sarà diretto?
Nino: Molte idee a proposito ce l’ha Vittorio, che aveva pensato a qualcosa di simpaticamente sopra le righe ispirato a Tim Burton, a Fellini. È ancora tutto da definire, ma avevamo pensato, come ambientazione, a un ospedale o più probabilmente una clinica veterinaria, dato che gli animali ci stanno molto a cuore. Vittorio naturalmente vestirà i panni del pargolo omicida, io quasi sicuramente quello del medico che lo fa venire al mondo. Poi le infermiere, che sceglieremo tra le nostre amicizie, meno ordinarie, faranno i coretti gospel. La regia penso che la farà mio fratello Nicola, il montaggio Dagon Lorai, che suona anche la chitarra elettrica nel brano.
A proposito, chi ha collaborato a questo brano? C’è anche una voce femminile…
Vittorio: Hanno partecipato la voce soul, Paola Castiello, anche ai coretti gospel, e il poliedrico artista Dagon Lorai, alle chitarre shoegaze. La cover contiene anche un sample di un brano di musica classica celeberrimo, che un nostro amico compositore ha subito individuato. Scoprite anche voi di cosa si tratta, può bastare questo semplice indizio: si tratta di qualcosa di tipicamente barocco.
È la prima volta che vi avvicinate alla produzione di Ivan Cattaneo?
Vittorio: No, seguo Ivan sin dalle sue prime produzioni. Ha segnato la mia pubertà e adolescenza come pochissimi artisti italiani. Poliedrico e geniale, profondo innovatore, meriterebbe di essere conosciuto di più dalle nuove generazioni, nonché essere riconosciuto tra i maggiori cantautori italiani.
Difficoltà nel reinterpretare il mondo musicale di Ivan Cattaneo?
Nino: Per nulla, si tratta di un mondo pieno di inventiva, affascinante, giocosamente divertente ma mai superficiale e sempre profondamente comunicativo.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Vittorio: Dopo Frutto nuovo, il nostro singolo estivo del 2015, abbiamo in cantiere un videoclip su un personaggio unico e straordinario, anche per l’integrazione nel tessuto sociale, è una persona realmente esistita in un paesino del napoletano qualche decennio fa: un “transgender stagionale”, cioè una donna che diventava uomo in primavera per corteggiare le donne, e, ritornava a vestire i panni femminili con l’avvento della stagione autunnale per farsi corteggiare dagli uomini. “Mario ‘a Riccetta” è il titolo di questa nuova canzone degli Hueco dall’argomento un po’ alla Cattaneo. Oltre alla musica, penso che Nino abbia intenzione di pubblicare una raccolta di sonetti, dato che ultimamente è ritornato al suo primo amore, la poesia.
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