Il top model Ciro Torlo ritorna in Italia con un look da naufrago

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Ciro Torlo

Ciro Torlo, top model e attore napoletano, è rientrato da Miami con un nuovo look, una folta barba da reduce da un naufragio, certo un bel vedere, ma i fan lo preferiscono soprattutto con il suo viso acqua e sapone. Il top model è deciso a fermarsi più a lungo in Italia con il desiderio e l’impegno di intraprendere la professione dell’attore.

La sua carriera da modello è iniziata all’età di diciotto anni, per poi trasferirsi a Roma, qualche anno dopo, dove esplode la sua popolarità ancor prima di vincere, nel 2011, il titolo di Mister Italia. Dopo aver ottenuto un’ottima reputazione professionale, si trasferisce a più verdi pascoli, negli ultimi due anni, infatti, Ciro Torlo ha lavorato in America in varie campagne pubblicitarie di note firme e ha preso parte a un famoso reality per la RTL in Europa.

Lo abbiamo incontrato in uno degli eventi più significativi di fine anno, il Gold Christmas organizzato da Alfonso Somma, dove è stato testimonial della serata, insieme ad altri due ospiti d’onore, Nicola Coletta, modello e attore, e il fashion blogger Gian Maria Sainato.

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Che cosa prevedi o speri da questo tuo ritorno in Italia?

Sono ritornato per festeggiare le vacanze natalizie con la mia famiglia, da buon napoletano e, come nessuno sa, conservo l’amore e l’affetto per le tradizioni e, soprattutto, per la mia famiglia. Sarà, però, una sosta lunga, perché vorrei riprendere alcune opportunità di lavoro lasciate prima di partire per l’America, e, non so se sarà dura o meno ricominciare daccapo, però per me gli inizi sono sempre entusiasmanti.

È un nuovo inizio, ma con un importante curriculum…

Un curriculum che non vorrei far valere, perché quando mi presentano come Mister Italia o modello, per me rappresenta sempre qualcosa di superficiale, per carità, non denigro ciò che ho fatto, ma credo sia il momento di mettere un’impronta diversa alla mia carriera.

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Ciro Torlo, Nicola Coletta e Gian Maria Sainato

…parlo anche dei tuoi lavori in America…

In America ho scattato delle cose importanti, che non pensavo neanche di fare, perché c’è una concorrenza spietata. Infatti, a Miami, dove vivo, ci sono ragazzi latini e donne meravigliose. È stata dura e ancora lo è, ma ho saputo conquistare ottime opportunità, come la campagna con Perry Ellis, o quella per la Coca Cola o la Samsung a Singapore.

Ma hai fatto qualcosa anche per la tv…

Ho preso parte a un format, My life in Miami, un vero e proprio reality, in cui mi sono molto divertito nei panni di un ricco italiano proveniente da una famiglia facoltosa ed è stato girato proprio a casa mia.

Che differenza c’è tra lo show business americano e quello italiano?

È un ambiente dove c’è più spazio a chi può fare e a chi può dare. L’America è forse così grande, rispetto a un Paese piccolo come l’Italia, dove si dà più spazio alle persone e l’America vuole soltanto persone che sappiano e devono dare un qualcosa, altrimenti non apre le porte a nessuno. La differenza è che c’è più meritocrazia, appena sono arrivato in America mi ha subito dato delle opportunità un giovane produttore. L’America è fatta da giovani che danno spazio ad altri giovani, una cosa a cui bisogna lavorarci in Italia, ma ci si arriverà, il tutto sta cambiando, e cambierà anche la situazione italiana.

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Ciro Torlo

Tu hai studiato in Italia?

Ho frequentato due anni all’YD’Actors – Yvonne D’Abbraccio Studio, un’ottima accademia dove ritornerò. Yvonne, oltre ad essere un’insegnante spettacolare e una bravissima persona, mi ha dato sempre fiducia e i ragazzi della scuola, che hanno continuato gli studi, lavorano già su diversi set. Purtroppo, fin da piccolo, ho sempre amato viaggiare, una peculiarità del mio carattere l’essere nomade e non ho badato alle varie opportunità che mi si presentavano, ma ho cercato di non farmi sfuggire le cose che mi facevano star bene, e viaggiare è una delle felicità che più mi arricchisce, ecco perché mi sono legato a questo lavoro che mi permette di farlo.

Una curiosità, ma perché questa barba da pseudo naufrago?

A Miami ho scattato le ultime campagne con la barba e in più ho lavorato con un fotografo importante, Alexo Wandael, italiano, che ha creato un progetto Italiany.Us, che ha immortalato tutti gli italiani che stanno avendo successo in America: chi nell’imprenditoria, chi nella ristorazione, anche modelli e attori, foto che sta esponendo nelle gallerie d’arte più famose d’America.

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Intervista a cura di Nicola Garofano.

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