Agamennone, primo capitolo dell’Orestea di Eschilo: una sontuosa e intensa messa in scena al Pompeii Theatrum Mundii

agammenone-orestea-pompei

E’ andato in scena il primo capitolo dell’Orestea di Eschilo.

agammenone-orestea-pompei

Mariano Rigillo – Foto di Fabio Donato

Uno straordinario spettacolo ha inaugurato il Pompeii Theatrum Mundi organizzato dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale e Parco Archeologico di Pompei, Agamennone, primo capitolo dell’Orestea di Eschilo con la regia di Luca De Fusco, che fino al 25 si alternerà sul palcoscenico pompeiano con il secondo capitolo Coefore ed Eumenidi.

Sembra ritrovarsi inverosimilmente sul set di una grande produzione televisiva straniera, come, ad esempio, Il Trono di Spade, per i meravigliosi costumi di Zaira de Vincentiis e per la bellezza della costruzione della scena minimal, ma incisiva di Maurizio Balò, un palco quadrato simula la spiaggia, con sabbia lavica nera o qualcosa che assomigli, e nel fondale, al centro, il portone lucente argenteo della reggia di Argo, e si sente poco lontano il fruscio del mare.

[adsense]

Una sentinella (Enzo Turrin) irrompe sulla scena e spia una luce lontana. Segnale che la Grecia ha vinto sulla città di Troia e lui stesso, tirando una rete da una botola fa entrare il coro, impigliati nella rete i quattro vecchi argivi, gli attori Paolo Cresta, Gianluca Musiu, Ivano Schiavi ed Enzo Turrin, che affrontano parte della verbosità di Eschilo e che dubiteranno dell’annuncio di Clitennestra, una perfetta, regale, e intensa Mascia Musy, della vittoria della Grecia.

Dopotutto, una donna può difficilmente essere affidabile. Lei aspetta impaziente il ritorno di suo marito Agamennone e vendicarsi su lui, poiché dieci anni prima, sacrificò la figlia Ifigenia agli dei, affinché riuscissero a placare il mare e affrettare la sua flotta a combattere. Devastata, Clitennestra non gli perdona quest’orribile atto. Al contrario, è stata in attesa, tranquilla, per mettere in moto il suo piano di vendetta, l’omicidio del marito.

agammenone-orestea-pompei

Gaia Aprea

Il mito di Agamennone è difficile da sopportare per il pubblico moderno, ma ora il tempo è maturo. C’è molto lavoro accurato, ma nessuna visione globale di questa storia di vendetta e di violenza che circola attraverso la storia umana, ci colpisce con la stessa forza che una volta deve aver avuto.

Quando Agamennone, interpretato da un magnifico Mariano Rigillo, ritorna con un trofeo di guerra, la principessa e profetessa Cassandra, Clitennestra finge di accoglierla. Mariano Rigillo con il suo peso fisico tronfio, dà la vera immagine di guerriero forte e “re dei re” dei greci, e questo suo orgoglio vivo ci rende complici nel piano di Clitennestra, la quale, insiste a far entrare a palazzo Agamennone percorrendo un sentiero di purpurea luce, un atto di hybris per un mortale, che sigilla il suo destino.

agammenone-orestea-pompei

Mascia Musy e Mariano Rigillo

Cassandra, che dirige le sue profezie come dolorose nascite, svela il terribile delirio sanguinario della regina. Ottima la performance crescente di Gaia Aprea nel ruolo di Cassandra, con le sue violenti convulsioni che precedono le sue affermazioni, come se quello che ha da dire è troppo orribile per parlarne. Il viaggio di rivelare l’orrore della Casa di Atreo, prevedere la propria morte e accettare il suo destino è terrificante.

E quando Clitennestra emerge brandendo la spada insanguinata, la sua opera assassina, offre una vera scossa di teatralità.

Dalla terra sono dissotterrati man mano degli oggetti, foto di soldati della sanguinosa seconda guerra mondiale? o vasi o il libro della trilogia di Eschilo come per dire che la vita è aggrappata sempre a pezzi di ricordi, belli o brutti che siano.

[adsense]

Programma della rassegna:

POMPEII THEATRUM MUNDI 2017

Teatro Grande di Pompei

Ingresso scavi di Piazza Esedra

30 giugno > 2 luglio

PROMETEO

di Eschilo

regia Massimo Luconi

produzione Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale

Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia

Per la prima del 30 giugno servizio di navetta stampa Napoli > Pompei e ritorno

5 > 6 luglio

ANTIGONE. UNA STORIA AFRICANA

di Jean Anouilh

regia Massimo Luconi

produzione Terzo piano teatro

Per la prima del 5 luglio servizio di navetta stampa Napoli > Pompei e ritorno

14 > 16 luglio

LE BACCANTI

di Euripide

regia Andrea De Rosa

produzione Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale

Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale

Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia

Per la prima del 14 luglio servizio di navetta stampa Napoli > Pompei e ritorno

22  > 23 luglio

FEDRA

di Seneca

regia Carlo Cerciello

produzione INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico-Fondazione Onlus

Per la prima del 22 luglio servizio di navetta stampa Napoli > Pompei e ritorno

Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 20.30

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.