Nel mondo dello scambio di documenti c’è un oggetto che ha dettato legge sin dalla notte dei tempi. I primi tentativi di realizzare una macchina che, attraverso l’utilizzo di una rete di telecomunicazione, riproducesse “facsimili” di scrittura risalgono alla metà dell’ ‘800. Nel 1843, infatti, lo scozzese Alexander Bain brevettò il “Recording Telegraph”, uno strumento in grado di inviare immagini su linee telegrafiche, mentre nel 1856 fu presentato, riscuotendo un certo successo, il “pantelegrafo” dell’abate Giovanni Caselli.
Il pantelegrafo era un grande telaio di ghisa composto da due montanti fra i quali oscillava un pendolo della lunghezza di due metri. Per potere funzionare l’apparecchio aveva bisogno di un gemello il cui pendolo doveva muoversi in perfetta sincronia con l’altro.
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Il funzionamento del fax di Bain era molto semplice in quanto l’inventore scozzese usò un orologio per sincronizzare il movimento di due pendoli per la scansione riga per riga del messaggio da inviare. Per la trasmissione utilizzò dei perni metallici che vennero inseriti su un cilindro di materiale isolante. Una sonda elettrica, che trasmetteva degli impulsi, li scansionava. Il messaggio veniva poi riprodotto nella stazione di ricezione su carta che elettrochimica sensibile che era stata preventivamente impregnata con una soluzione chimica simile a quella sviluppata per il telegrafo chimico.
Nel 1924, dopo tante varianti, per la prima volta viene attaccato alla presa del telefono una tipologia di fax utilizzata per inviare foto di congressi politici a lunga distanza per la pubblicazione di giornali. E’ stato sviluppato dalla AT & T (American Telephone & Telegraph Company) che ha lavorato per migliorare la tecnologia fax del telefono.
Da quel momento il fax venne sempre più perfezionato e nel 1955 ci fu la prima trasmissione radio fax inviata in tutto il continente. Nel 1964 arrivò la prima versione commerciale del fax attuale targata Xerox Corporation. LDX (Long Distance Xerography) poteva essere collegato a qualsiasi linea telefonica e poteva trasmettere un documento in formato lettera in sei minuti.
Nel 1985 Hank Magnuski, fondatore della Gammalink, realizzò la prima scheda fax per computer, chiamata Gammafax. Da quel momento il fax ha subito il fascino delle nuove tecnologie. Nel 1995, infatti, la società americana J2 Global iniziò a sperimentare un nuovo modo di inviare e ricevere fax basato sull’utilizzo della linea internet, dando vita al fax online che nel giro di pochi anni conquistò la fiducia degli utenti.
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Anche perchè grazie al fax online i tanti professionisti che hanno bisogno di scambiare documenti con le varie aziende e colleghi, hanno la possibilità di farlo attraverso il pc – utilizzando una semplice connessione internet – oppure attraverso smartphone. In più il fax online è sicuro, perchè protegge i documenti inviati e ricevuti con la crittografia che tiene alla larga hacker e malintenzionati che di certo non mancano in rete. Un modo innovativo, sicuro e veloce di scambiare documenti, destinato a far parlare di se ancora a lungo.
Fonte: https://it.efax.com/
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