In gara sin dal 1986 e da vent’anni al volante della storica saga racing DiRT (fino a pochi anni fa intitolata al grande pilota di rally Colin McRae, tragicamente scomparso nel 2007), il team di Codemasters torna sulle scene videoludiche con il secondo capitolo della nuova reincarnazione del brand con “DiRT Rally 2.0”. Riuscirà questa nuova uscita a esaltare le schiere di appassionati?
Una vettura. Un pilota. Un co-pilota. La giusta strategia e determinazione. Questi gli ingredienti chiave per affrontare con classe la sfida proposta dalla modalità carriera di “DiRT Rally 2.0”. Una volta decisi nome e volto del nostro alter ego automobilistico, la strada che si apre davanti ai giocatori porterà ad affrontare tornanti e piste sparse per tutto il globo, con eventi che si rifanno tanto alla disciplina del rally tradizionale che al rallycross, disputato su circuiti dove sterrato e asfalto sono contesi da auto opportunamente modificate per l’occasione davanti al pubblico pagante.
Arrivare alla vetta non sarà semplice, almeno ai livelli di difficoltà più alti: se c’è una cosa che al titolo non manca, è infatti un elevato livello di sfida che vi porterà necessariamente a ricercare il perfezionismo a tutti i costi su qualunque evento. Un’altra possibilità è quella di partecipare (e possibilmente vincere) il FIA World Rallycross Championship, disputabile sugli otto circuiti ufficiali della competizione, tra cui quello celebre di Silverstone, grazie alla licenza ufficiale dell’evento concessa agli sviluppatori di Codemasters. Altra storia invece per il campionato WRC, purtroppo assente all’interno del titolo sempre per questioni legate alle licenze (attualmente legate al brand WRC dei francesi Kylotonn).
Che ad ispirare la vostra voglia di avventura sia la Nuova Zelanda o l’assolata Spagna, la lontana Argentina o la Polonia, oppure gli Stati Uniti o ancora l’outback australiano, voi e il vostro co-pilota potrete contare su riproduzioni geografiche di elevata cura e incredibile bellezza, ovviamente scorrazzabili nei più diversi orari e climi. Quel che questo implica, però, non è solo una scelta di tracciati e ambientazioni, ma un grado aggiuntivo di sfida e realismo portato nella folle e accurata simulazione voluta da Codemasters: la scelta delle gomme più adatte alla corsa. Optare per gli pneumatici migliori sarà cruciale per la perfetta riuscita degli eventi, almeno tanto quanto lo spirito con cui si affronteranno le curve più avanti e la capacità di osare. La fortuna aiuta gli audaci, giusto?
Con ben sei location disponibili al lancio e un parco auto di cinquantacinque esemplari (in attesa che entrambi questi numeri crescano con gli immancabili DLC, rilasciati settimanalmente insieme alle usuali patch di gioco), “Dirt Rally 2.0” si impone come un ottimo titolo simcade, andando a migliorare le già poche falle del primo capitolo in vari sensi. Oltre alle auto nostre contemporanee, ogni aspirante campione avrà la possibilità di acquistare per il proprio garage e far scendere in pista auto storiche che hanno fatto la storia della disciplina, dalla Renault Alpine A110 targata 1962 alla Lancia Stratos del 1973, fino alla più recente ma altrettanto iconica Subaru Impreza.
Ascendere verso il successo sarà per il nostro pilota e annesso team piuttosto difficile, soprattutto nelle prime ore di gioco. Imparare a gestire le complesse manovre richieste dai tracciati e guidare alla perfezione le diverse auto renderà piuttosto alta la curva d’apprendimento iniziale del titolo, mentre gli avversari in gara difficilmente porteranno a casa tempi battibili senza sforzi. Né propriamente un arcade né propriamente simulazione, “DiRT Rally 2.0” richiede una grandissima capacità di gestione delle risorse e soprattutto del sangue freddo, dato che ogni svista potrebbe decretare la sconfitta in seguito a qualche danno all’auto di grossa entità o una significativa perdita di secondi utili al traguardo (e scordatevi la vecchia possibilità del “flashback”, capace di riavvolgere di qualche secondo il tempo e tentare di risolvere l’errore fatto!).
Se l’aspetto tecnico del sonoro è semplicemente perfetto, qualcosa da ridire si potrebbe trovare sul piuttosto anziano Ego Engine ancora una volta utilizzato dagli sviluppatori come motore grafico del titolo, che data appunto l’età deve scendere a patti con una resa non perfetta di dettagli naturali e spettatori su tutti, e anche le animazioni di questi ultimi, per quanto marginali, sono tutt’altro che esemplari. Difettucci, comunque, che di certo non minano quello che è di fatto il miglior titolo dedicato al rally attualmente disponibile nel mondo videoludico. Goduria a palate.
Diciamolo chiaro: con “DiRT Rally 2.0”, il sottogenere del racing dedicato alla storica disciplina del rally trova semplicemente il titolo dedicato in assoluto più valido sul mercato. Fondato su innumerevoli migliorie apportate dopo l’esperienza del primo capitolo della saga, questa nuova incarnazione adrenalinica e tecnica al punto giusto del brand Codemasters saprà soddisfare appieno sia il popolo di casual gamers sia (e soprattutto!) la ben nutrita schiera degli appassionati dello sport in questione. Dotato di un buon comparto grafico e uno sonoro pressoché perfetto, “DiRT Rally 2.0” è un titolo capace di intrattenere per ore e ore, la cui unica colpa (in attesa di futuri DLC) è quella dell’effettiva poca varietà di contenuti e sfide proposte.
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