Guano Padano – Americana

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Guano Padano - AmericanaCD/LP – Ipecac, 17 t.

Al centro di tutto, la letteratura. Un’America a cui si oppone un’altra America, munita di carta e penna. Parole, spaccati quotidiani, fotografie di un’epoca fatta propria da Elio Vittorini dentro e fuori dal periodo fascista: Americana, per giunta. Per essere il loro terzo disco in studio, ad un simile immaginario i Guano Padano coadiuvano un approccio verso sonorità più intime e personali, contrariamente ai lavori precedenti, e alla dimensione western si affianca lo sbarco all’interno di un territorio suburbano, dove prendono forma quelle storie di vita (Dago Red, la vita di John Fante secondo il figlio) e di tutti i giorni (My Town, con Joey Burns dei Calexico), ma anche istantanee apparentemente retrò, eppure connesse all’odierna realtà, dal bucolico e contrastante paesaggio di El Toro al rock di My Banjo Dog, che insolitamente sancisce una connessione tra campagna e città, dalla scorza di inquieto ed acido surf che cela il country di Flem’s Circus ad una plumbea Station 37 che introduce un ancora più plumbeo e disturbato omaggio a Cesare Pavese, quello di Cacti. Un nucleo che include anche l’improvvisazione andante in 5/4 di Steinback e di Plan della Tortilla, il fischio (del batterista Zeno De Rossi) che sottende Better Than the Radio, sfumature oniriche che dai riff di Alessandro “Asso” Stefana dell’introduttiva The Hushed Universe arrivano al cadenzato slo-core di White Giant, il passaggio da blues per dobro e piano a pièce da big band di Black Boy e persino il folk di The Seed and the Soil, l’antologia di “Spoon River” che fa tesoro dell’unica prova di canto presente, quella di Francesca Amati (Comaneci). Sommando al tutto la dicotomia jazzata che divide But Children Own the Stars, appare evidente come, per simili scenari, i Guano Padano possano nuovamente essere considerati dei fuoriclasse. Americana, una fuga da intraprendere oggi come ieri, un album di tutto rispetto.

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Blogger professionista e da sempre appassionato esperto di telecomunicazioni, serie tv e soap opera. Giuseppe Ino è redattore freelance per diversi siti web verticali. Ha fondato teleblog.it, tivoo.it, mondotelefono.it, maglifestyle.it Ha collaborato tra gli altri anche con UpGo.news nella creazione di post e analisi. Collabora con la web radio Radiostonata.com nel programma quotidiano #AscoltiTv in diretta da lunedi a venerdi dalle 10 alle 11.

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