11 cover per… Paolo Spaccamonti

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Di solito si dice che la musica strumentale è la colonna sonora di un film mai realizzato. O che, comunque, ben si presta ad accompagnare i vari movimenti della telecamera. E in effetti la musica di Paolo Spaccamonti in un film, o meglio in un documentario, c’è finita davvero. Alcuni suoi brani, infatti, nel 2011 furono scelti dal regista Enrico Verra come soundtrack di “Vite da recupero”. Recentemente invece ha curato le musiche di un altro documentario, “Una storia di trasporto“. Chitarrista e compositore versatile, Spaccamonti ha dato alle stampe due dischi solisti ben accolti dai media, di settore e non; ha condiviso uno split con Stefano Pilia e ha collaborato con i romani Mombu generando Spaccamombu. Questa è la sua tracklist. Buon ascolto!

ModeratPorc #1 (da “Moderat”, 2009)

Bellissimo riff , bellissimo pezzo. Nient’altro da aggiungere.

TonbruketVinegar Heart (da “Dig It to the End”, 2011)

Come incastrare tante (grandi) idee in un solo brano senza risultare prolissi.

Daniele BrusaschettoStella stellina (da “Mezza luna piena”, 2005)

Perchè mi commuove e la sento vicina al mio modo di scrivere e intendere musica. Daniele in Italia è stato un pioniere nell’utilizzo di loop e musica “altra”.

JJ DoomViberian Sun Pt. II (da “Key to the Kuffs”, 2012)

Perchè mi rilassa. Sarebbe grandioso poter lavorare ad un disco hip hop serio come questo.

Telephone Jim JesusLeather & Glue (da “Anywhere Out of the Everything”, 2007)

Spaghetti western vs Anticon. Funziona. Chi l’avrebbe mai detto.

Boards of CanadaAmo Bishop Rode (da “In a Beautiful Place Out in the Country”, 2000)

Apocalittica, apocalittici. Uno dei miei “gruppi” preferiti in assoluto.

Paul McCartneyMomma Miss America (da “McCartney”, 1970)

Giro di basso da oscar, probabilmente scritto in 3 minuti.

Brian EnoSombre Reptiles (da “Another Green World”, 1975)

Altro brano che mi mette “a posto”. E le chitarre sembra sorridano.

Mark LaneganBlues for D (da “Flied Songs”, 2001)

Coverizzare Lanegan equivale ad un suicidio. Ma mi piacerebbe omaggiarlo ugualmente, alla mia maniera.

Pink FloydMain Theme (da “More O.ST.” del 1969)

Non è un brano memorabile, ma mi piace . Trovo interessante questo loro periodo di transizione. Cercavano una direzione e intanto venivano fuori pezzi instabili come questo.

Ennio MorriconeUn uomo da rispettare (da “Un uomo da rispettare O.S.T” del 1972)

Appunto. Per quanto ci si affanni a rincorrere sempre il nuovo, il numero uno si chiama ancora Morricone.

Foto di Andrea Luporini

a cura di Christian Gargiulo

11 cover per… funziona così: un(a) musicista sceglie le undici, altrui canzoni che inserirebbe in un suo personale album di cover e per ogni scelta fatta ci spiega il motivo. Senza alcun tipo di limite: né di genere né di nazionalità né di periodo storico.

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Blogger professionista e da sempre appassionato esperto di telecomunicazioni, serie tv e soap opera. Giuseppe Ino è redattore freelance per diversi siti web verticali. Ha fondato teleblog.it, tivoo.it, mondotelefono.it, maglifestyle.it Ha collaborato tra gli altri anche con UpGo.news nella creazione di post e analisi. Collabora con la web radio Radiostonata.com nel programma quotidiano #AscoltiTv in diretta da lunedi a venerdi dalle 10 alle 11.

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