Dead Space: il remake è ufficiale, riprenderà gli elementi della trilogia originale e avrà l’audio 3D

Dead Space tornerà con un remake sviluppato da Motive

Durante l’EA Play, Electronic Arts ha svelato ufficialmente il remake di Dead Space per le piattaforme di nuova generazione, Playstation 5, Xbox Series X e PC. A sviluppare questo remake sarà Motive, studio interno che ha recentemente lavorato a Star Wars: Squadrons.

Il progetto nasce come un rebuilding del primo Dead Space e sarà realizzato con il motore Frostbite di DICE, con l’obiettivo di garantire una resa visiva realistica che possa sfruttare le console di nuova generazione.

EA Motive ha già voluto precisare alcuni dettagli importanti sul progetto: sarà un gioco offline, single player e non avrà microtransazioni.

Philippe Ducharme e il creative director Roman Campos-Oriola hanno dichiarato:

Siamo partiti dal level design originale del primo Dead Space. La cosa divertente è che si possono vedere le diverse iterazioni su cui il team aveva lavorato prima del lancio. Nel primo capitolo, ci sono alcuni corridoi che volevano realizzare in un certo modo ma in cui si capisce che hanno dovuto cambiare idea per via dei limiti tecnologici o per altre ragioni.

Dal punto di vista della grafica, dei suoni, del gameplay, tutto in realtà, stiamo ricostruendo ogni asset da zero. Non stiamo facendo un mero porting, non stiamo alzando la risoluzione delle texture o aggiungendo più poligoni ai modelli; stiamo ricostruendo ogni elemento, rifacendo le animazioni, eccetera eccetera.

Il gioco inoltre sfrutterà le moderne tecnologie, come l’audio 3D già sperimentato da CAPCOM nei suoi recenti Resident Evil:

Volevamo usare gli stessi suoni a cui i fan sono abituati e allo stesso tempo migliorarne la qualità, incrementando così il senso di immersione. I suoni della porta che state ascoltando, quelli della barra di salute, quelli emessi dalle creature… stiamo costruendo sulla base dell’originale per ricrearli nel remake, assicurandoci che siano fedeli al gioco originale e che rendano onore alla sua eredità.

Il remake inoltre includerà retroattivamente degli elementi narrativi introdotti nei due capitoli successivi, dare un miglior contesto agli eventi della Ishimura.

Per noi, alle fondamenta di tutto c’è la storia del primo Dead Space. Dunque, quello fa parte del canon della saga. Ma poi ci sono alcuni miglioramenti che vogliamo apportare a quella storia. Dico miglioramenti non necessariamente riferendomi a parti che nell’originale non funzionavano a dovere, ma più tenendo in considerazione ciò che è successo dopo: il nostro ragionamento è stato più un “sai, sarebbe interessante se potessimo fare un riferimento a quella cosa, o fare un collegamento con quest’altro elemento”.

Fonte: IGN

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